Base di appoggio
La fontana era poggiata su una sua base così come rappresentata nell’incisione del Falda (1660) e ancora confermata da cartoline postali nel 1956.
La sistemazione della pavimentazione della piazza, eseguita nell’anno 2000, ha annullato lo spessore in altezza della base di appoggio: ne rimane il segno sul piano orizzontale ma sul piano verticale lo spessore è nullo,
la rilevazione topografica dell’andamento plano altimetrico vede la base della fontana sulla quota più alta: da essa dipartono le pendenze per convogliare le acque piovane sulle due caditoie poste sulla piazza.
Circonda la fontana e la relativa base un elemento decorativo (in travertino) di forma anulare con una distanza media dalla base stessa di oltre 2 metri.
Per rimettere in evidenza l’originaria base sarebbe sufficiente portare in piano la pavimentazione che adesso degrada dal bordo sommerso verso l’anello decorativo: in tal modo la base si evidenzierebbe di circa 5 centimetri.
Per rimettere in evidenza totale la suddetta base (si ipotizza che lo spessore sia di 10 cm ed in tal senso è stato richiesto un idoneo riscontro al Comune) basterebbe invertire il senso dell’attuale pendenza e cioè dall’anello verso la fontana.
L’evacuazione delle acque meteoriche, che in tal modo confluirebbero verso la fontana, sarebbero smaltite dalle attuali 4 caditoie poste sul lato interno del codolo della base: anche per questi 4 tombini è stata richiesta l’analisi del percorso di scarico.
Obiettivo: rimodellare le pendenze del piano stradale, nell’intorno della fontana, per rimettere in evidenza lo spessore originario della base