28/ 03/2019: Castel Gandolfo…Hotel Castel Vecchio…il Rotary…E i battiti del cuore rumorosamente cantavano la mia ansia, mentre l’oscurità della notte appena cominciata dava vita a fantasmi di un lontano passato: Alba longa, Ascanio, Enea, tentavano di entrare in comunione con la Sirena Partenope.
”Ci siamo!” mi riporta alla realtà la voce dell’amico rotariano Ernesto Vocalelli.
Ed ecco improvvisi i profumi dei boschi verdeggianti e la voce rassicurante del lago in quella che un tempo era stata la valle di Domiziano, ed in lontananza, a richiamarmi Napoli, un piccolo presepe arroccato dalle mille lucine ad intermittenza.
Entro…ho paura…ma…mi guardo intorno e, proiettata nel ‘900, volti sorridenti mi accolgono…mi tendono la mano presentandosi. A fare gli onori di casa il Presidente Eramo Pino, capace di rendere naturale ogni cerimoniale da me temuto. Momento di profonda commozione ascoltare i 3 inni che hanno visto tutti partecipi di un momento di profonda sacralità di valori…Non mi sentivo così da quando, ragazzina di terza media, in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia, cantai al Teatro San Carlo il coro del Nabucco.
La quotidianità, le problematiche, la corsa affannosa che la vita impone allontanano spesso dai sentimenti vergini, dai palpiti di commozione, dagli sguardi di disinteressata amicizia, quali ho riconosciuti tutti all’interno del Rotary Club.
Dopo una cena sorridente e la presentazione di un nuovo membro del club, è giunto per me il momento non più temuto: parlare di Napoli e delle sue eterne contraddizioni, della sua eterna natura, incerta tra sacro e profano.
Ernesto Vocalelli mi ha presentata con parole che mi hanno teneramente accarezzata, il Presidente Pino Eramo mi ha sostenuta con il suo sorriso e…tutti hanno ascoltato con interesse…Qualche capo annuiva, altri mi sorridevano, altri ancora si sono affacciati tra i vicoli di Napoli per conoscerla meglio…Vorrei ricordare i nomi di tutti, ma mi accontenterò di conservare ogni singolo volto nel più profondo del cuore…gelosamente.
Ringrazio il Rotary che sono fiera di aver finalmente conosciuto; ringrazio Ernesto Vocalelli che mi ha dato l’opportunità di vivere una serata magica; ringrazio il Presidente Pino Eramo ed il “ mio” fotografo caro, Antonino Tinè e mi allontano malinconica dal Castello incantato del mago Atlante.
Grazie.