Distretto: Distretto 2080
Autore: Lucia Colafranceschi
pubblicato su: In Cammino
tipologia: bimestrale
«Il nostro dono al mondo: l’eradicazione della polio». è questa la sfida lanciata, ormai da più di 20 anni, dalla Fondazione Rotary del Rotary International per debellare una delle cause primarie di morte infantile nel mondo. Un ambizioso progetto che ha visto la luce nel lontano 1985 e che oggi si accinge a compiere gli ultimi, significativi, passi per un successo davvero straordinario.
Che il Rotary fosse un’associazione impegnata in importanti campagne di solidarietà e di promozione della sensibilizzazione umana è un dato di fatto, ma che avesse una forza tale da raggiungere obiettivi che vanno ben oltre il semplice aiuto umanitario non era facile immaginarlo. Tra le iniziative in itinere, in campo solidale, figura la più importante, la PolioPlus. Cosa è la PolioPlus? A spiegarcelo è il dottor Silvio Piccioni, coordinatore Fondazione Rotary del Distretto 2080 del Rotary International. «è un programma di intervento straordinario dell’associazione rotariana volto ad assicurare la somministrazione del vaccino anti-poliomielite ai bambini e a garantire le operazioni di monitoraggio. Il nostro ambizioso traguardo – ha precisato Piccioni – a cui miriamo sin dal 1985 (anno di inizio del programma PolioPlus, ndr), è eradicare questa terribile malattia nel mondo. Sino ad oggi, i rotariani hanno mobilitato centinaia di migliaia di volontari, che non hanno avuto di certo vita semplice nelle operazioni, considerate le grandi difficoltà incontrate a causa di guerre civili in corso, estrema povertà, infrastrutture deficitarie e diffidenza delle popolazioni».Dottor Piccioni, ci può illustrare i risultati raggiunti dalla Fondazione Rotary sino ad oggi?«Dall’inizio del programma PolioPlus, oltre due miliardi di bambini hanno ricevuto il vaccino orale e cinque milioni di bambini hanno evitato la malattia grazie al programma di immunizzazione mondiale. Fino a qualche tempo fa circa 350 mila bambini all’anno purtroppo morivano per aver contratto la polio, circa 1000 al giorno; oggi invece, nei Paesi ancora endemici, si registrano circa 1000 casi all’anno. Si può dire che la poliomielite sia stata definitivamente debellata in ben 210 Paesi del mondo, di cui ben 134 hanno ricevuto una certificazione medica in tal senso, sono stati cioè dichiarati “Polio free”. Per definire eradicata una malattia occorre che per tre anni consecutivi non si registri alcun caso epidemico. Gli Stati che risultano ancora tali sono l’Afghanistan, l’India, la Nigeria e il Pakistan, ma con registrazioni di Poliomielite davvero effimere se confrontate con gli anni trascorsi. Se si vuol sbirciare qualche dato statistico fornito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, viene fuori che nel mese di ottobre 2010 in totale nei Paesi endemici sono stati registrati circa 150-160 casi di bambini colpiti da polio. Un dato irrisorio rispetto a quelli registrati anni fa».La più grande sfida della battaglia contro la polio è senza dubbio quella finanziaria. Dove trova, un’associazione come il Rotary, la forza e, ci consenta, i fondi necessari per raggiungere questi importanti risultati?«Innanzitutto va precisato che la nostra Fondazione, la prima a lanciare la sfida contro la polio, non lavora da sola. Con noi collaborano l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che svolge un ruolo di supervisore delle tecniche strategiche di attuazione e di coordinamento; i Cdc (Centers for disease control and prevention) di Atlanta, che si occupano di controllo e prevenzione nei territori interessati dal programma, nonché di monitoraggio della diffusione del virus; poi c’è l’Unicef, che procura e distribuisce i vaccini e infine c’è la Fondazione Rotary che si occupa, nello specifico, della raccolta fondi, di promuovere campagne di sensibilizzazione fra i popoli interessati in merito all’importanza della vaccinazione, e di ottenere il necessario supporto politico e finanziario da parte dei Governi».In concreto, come lavorate per promuovere il progetto PolioPlus e, soprattutto, per trovare importanti riscontri tra le persone?«Lavoriamo attraverso iniziative volte esclusivamente alla raccolta di fondi. L’ultima, in atto, è denominata “A key for a cause” (Una chiave per una causa), promossa dalla Fondazione Rotary con la straordinaria partecipazione di Tiffany & Co.: in sostanza, vengono vendute delle chiavi al costo ciascuna di 20 euro e per ogni cento di esse due apriranno un prezioso scrigno contenente un gioiello per il fortunato vincitore. è solo l’ultima delle iniziative in atto (ricordiamo, per dovere di cronaca che il concorso di solidarietà è stato ultimato lo scorso 9 novembre, ndr).è necessario altresì citare l’impegno dei partners tra cui la Fondazione di Bill e Melinda Gates che, in due tranches, ha fornito al progetto PolioPlus ben 355 milioni di dollari lanciando allo stesso tempo una sfida “La sfida da 200 milioni di dollari del Rotary”: per ricevere le sovvenzioni fornite dal noto imprenditore, l’associazione rotariana si è impegnata raccogliere altri 200 milioni di dollari entro il 30 giugno 2012. Solo per citare alcuni dati, posso, con estrema soddisfazione, dire che nel 2009, l’impegno finanziario del Rotary per l’eradicazione globale della polio ammontava ad oltre 900 milioni di dollari».è indispensabile pertanto organizzare eventi per la raccolta fondi e continuare la sfida lanciata?«Certamente, ma non solo. Tutti i rotariani, compresi i loro familiari, sono invitati a sostenere l’iniziativa anche attraverso donazioni personali. Insomma, è indispensabile l’intervento di ciascuno di noi. Nel 1985 il Rotary prese la storica decisione di immunizzare tutti i bambini del mondo contro la polio. Oggi, 25 anni dopo, il pianeta è quasi libero dalla malattia: credo si possa essere estremamente soddisfatti dell’impegno e dei risultati ottenuti».
L’impegno del Rotary Club in pillole:
il progetto Polioplus
Fino a poco tempo fa, molti al mondo temevano la poliomielite. Oltre 125 Paesi erano polio-endemici e migliaia di famiglie erano vittime della malattia, che colpiva mille persone al giorno, soprattutto bambini.Agli inizi degli anni ’80, per far fronte a queste terribili sofferenze, il Rotary diede inizio ad uno dei programmi umanitari più ambiziosi, mai intrapresi da un’entità privata: PolioPlus. L’iniziativa, da svariati milioni di dollari, ebbe inizio nel 1985, con l’obiettivo di immunizzare tutti i bambini del mondo contro la Poliomielite. L’impegno del Rotary ebbe un tale impatto che, nel 1988, l’Organizzazione Mondiale della Sanità prese la risoluzione di eliminare completamente la Poliomielite, malattia che esisteva da oltre 5mila anni.Negli ultimi 20 anni, il Rotary e i suoi partners, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Unicef ed i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti, hanno operato insieme per debellare il virus da tutto il mondo. Grazie al generoso sostegno dei rotariani, il Rotary ha contribuito con ingenti quantità di fondi a mantenere vivo il sogno di un mondo libero dalla Polio.